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I migranti morti soffocati in un furgone tra Serbia e Austria

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Chiara Mazzi

società

Giovedì scorso la Polizia austriaca ha rinvenuto in un furgone 70 cadaveri di immigrati. Il Ministro degli interni Johanna Mikl-Leitner ha invitato a far entrare legalmente in UE gli immigrati che hanno una reale possibilità di ottenere l'asilo. In questo modo finalmente si toglierebbe ai passeur la possibilità di ricavare profitto da questa situazione, concordano i commentatori sulla stampa.  

Rovinare gli affari ai trasportatori abusivi

A seguito della tragedia accaduta in Austria, il giornale liberale Aargauer Zeitung chiede di ostacolare il redditizio traffico dei passeur una volta per tutte: «Chi dall'alto della propria autorità si indigna davanti a queste canaglie dovrebbe per lo meno smettere di consegnare nelle loro mani i migranti.  Questi trasportatori hanno mercato lì dove non si interviene legalmente. [...] Soltanto chi ha paura di essere fermato e rispedito in patria può entrare nel vano di carico del un furgone di un brutale camionista. Se la Polizia avesse sgominato questo ingaggio criminale al confine o nelle stazioni ferroviarie, avrebbe certamente goduto del plauso delle vittime. Sarebbe stato certamente d'aiuto predisporre dei centri d'accoglienza ai valichi di confine o nei punti di raccolta dei migranti per prestare loro assistenza e dare loro informazioni. Attualmente questo atteggiamento può essere considerato complice di questo traffico illegale di migranti. È assurdo e insensato». 

Da Aargauer Zeitung Svizzera » 27/08/2015

La terribile paura della morte: lotta all'ultimo respiro

Dopo il ritrovamento di un camion con dozzine di migranti morti, il liberale Kurier chiede ai lettori di immaginare cosa sia accaduto a questi uomini: «Come si sono sentiti? La paura, la speranza, la disperazione. Il sollievo di allontanarsi dalla guerra, dalla paura di morire, e al contempo il sentore di andar incontro ad un altro pericolo. Il fatto che quegli uomini dovessero essere trasportati, per chi è riuscito a portar via loro anche gli ultimi soldi, non aveva più nessuna importanza. Ma come si sono sentiti? Il buio, la calca avvilente, il fetore? L'umiliazione di dover fare i propri bisogni lì, dove ci si appoggia o ci si siede, accanto a tutti gli altri? La fame, la sete, il caldo? Come si sono sentiti? Quando l'aria scarseggiava sempre di più, quando nessuno ha sentito le grida disperate, quando i primi sono morti? La terribile paura di morire, l'ultimo pensiero alla famiglia, l'ultima disperata lotta per l'aria? E adesso pensate un attimo se in quel rimorchio ci fosse vostro figlio o vostra figlia». 

Da Kurier Austria » 28/08/2015

All'Unione Europea manca il principio fondamentale della solidarietà

Il quotidiano liberale di sinistra Novi List si mostra deluso dall'atteggiamento poco solidale dell'UE nei confronti dei migranti: «Il problema principale è che l'Unione Europea non è un'unione di solidarietà, né un'unione sociale, e questo si è chiaramente notato nella crisi greca: è l'unione dei capitali. L'analista sloveno Anton Bebler ha scritto sul quotidiano (sloveno, n.d.r.Delo che la solidarietà, stando al Trattato di Lisbona, non si annovera tra i principi fondamentali, mentre sono presenti la dignità umana, la libertà, la democrazia, la difesa dei diritti umani e dei diritti delle minoranze. La solidarietà è affidata al singolo stato membro. Che la politica interna di uno stato sia solidale non significa automaticamente che lo sia nella gestione della politica estera. Quella gente che oggi bussa alle porte d'Europa ha però bisogno della solidarietà europea. Si tratta per lo più di migranti che fuggono dalla guerra e alla morte, soltanto pochi sono i migranti che hanno alle spalle un passato meno orribile».

Da Novi List Croazia » 28/08/2015

La Slovacchia non può ignorare il dramma dei migranti

La Slovacchia fino ad ora è solo una tappa per le decine di migliaia di migranti che attraversando i Balcani occidentali raggiungono l'Europa. Eppure il furgone della morte che giovedì scorso è stato trovato sull'autostrada a sud di Vienna apparteneva ad una ditta slovacca e ciò dovrebbe dare modo al paese di riflettere sul suo comportamento coi migranti; il quotidiano liberale Sme ammonisce: «La tremenda tragedia consumatasi a pochi passi dal nostro confine ci ricorda che la questione dei migranti riguarda anche noi. Il marchio slovacco sul furgone in cui sono morte soffocate decine e decine di persone non è l'unico elemento che lega la Repubblica Slovacca alla crisi dei migranti. [...] Attorno a noi si consuma quotidianamente un dramma di incredibili proporzioni. Molti concittadini prenderanno le distanze da quanto accade e diranno che questa tragedia non li riguarda. Ma questo approccio è sbagliato ed è esso stesso tragico».  

Da Sme Slovacchia » 28/08/2015

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28 paesi, 300 mezzi di comunicazione, una rassegna stampa.

La rassegna stampa euro|topics ci mostra i temi che attraversano l'Europa, riflettendo un panorama variegato di opinioni e di idee.

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Translated from Serbien-Österreich: Flüchtlinge in Lkw erstickt