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Diaspora europea: la moda delle chiamate da e per l’estero

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società

Dal primo luglio 2010 gli europei disseminati nel Vecchio Continente risparmieranno ben cinque centesimi di euro, sia per fare una telefonata che per riceverla, nei 27 stati membri dell’Ue. Ma noi espatriati abbiamo smesso di usare i telefoni cellulari già da un bel po’ di tempo.

Gli europei che vivono all’estero potrebbero non sapere che il 1º luglio per loro è una data importante: l'abbassamento dei costi delle chiamate dai cellulari in Europa diventa realtà! I costi sono 39 centesimi al minuto per le chiamate effettuate e 15 centesimi al minuto per quelle ricevute (il costo di un messaggio è di 11 centesimi). Il 1º luglio segna anche un tetto di 50 euro per chi naviga su internet dal proprio cellulare o dal proprio computer portatile. Ma diciamoci la verità: chi è che usa il telefono cellulare per effettuare chiamate da o per l’estero, figurarsi poi per navigare?

Un veloce sondaggio d’opinione nel nostro ufficio paneuropeo nella capitale francese dimostra che i due metodi più popolari sono Skype, invenzione scandinava del 2003, e sfruttare le offerte delle compagnie francesi di telefonia fissa che permettono di chiamare gratuitamente ai telefoni fissi all’estero. Due su cinque si sforzano di comprare delle schede telefoniche da usare con i propri telefoni cellulari. Tuttavia, solo 5 anni ci separano dal parlare al telefonino a prezzi stracciati. La Commissione Europea, infatti, ha affermato che i costi delle chiamate da e per l’estero saranno abbassati allo stesso livello delle tariffe nazionali già dal 2015.

Foto: kinmortal/Juan Fotografía Compacta

Translated from EU expats: foreign fashion of cross-border mobile phone calls