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Dialoghi sull’energia a Bruxelles: i consumi prima di tutto

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Cosa fa l’Unione Europea per diventare la leader mondiale nel campo dell’energia intelligente? Cafèbabel vi offre una rapida visione d’insieme dei 5 principi che caratterizzano la politica energetica dell’UE.

È arrivato il momento di mettere a punto, nel migliore dei modi, i consumi energetici. Nel mondo sono tante le iniziative top-down, proposte dai responsabili politici; inclusa l’Europa in cui la Commissione Juncker ha dato all’energia una priorità fondamentale. Una serie di iniziative bottom-up stanno supportando questa visione e spesso sono più ambiziose o originali di quelle proposte dai legislatori. Volete delle prove? Date un’occhiata alle nomine di quest’anno per il premio europeo per l’energia sostenibile, giusto per rendervi conto di quanto attiva sia la gente nel campo dell’energia intelligente.

È il momento di concentrarsi sull’energia

Ad oggi, grazie ad un’Europa attiva in ambito energetico, sono davvero tanti i progetti in cantiere presenti nel vostro paese, nella vostra regione. “Gli Stati Membri rispetto all’UE stanno facendo un uso più ampio dei mezzi disponibili, questo è dovuto alla divisione dei compiti. Ma la visione (energetica) è e deve essere europea.  Sono state queste le parole di uno dei massimi funzionari per l’energia alla Commissione Europea, durante l’ultimo summit sul risparmio energetico tenutosi a maggio. Questo dimostra perchèl’UE abbia il bisogno di mettere in atto delle azioni coordinate se desideriamo affrontare, a livello continentale, le sfide dell’energia odierna.

La scorsa estate la Commissione Europea ha reso nota la propria visione riguardo all’energia in un comunicato che stabiliva un “Quadro strategico per una forte unione energetica rivolta alla futura politica sul cambiamento climatico”. Potreste chiedervi: qual è lo scopo di tutto ciò?

Be, in effetti è piuttosto semplice. Se non accade nulla a livello europeo, i paesi europei finiranno per ritrovarsi con politiche energetiche frammentate e scoordinate. Nel proprio piccolo e poiché certe politiche sono state intraprese, potrebbero sforzarsi di integrare abbastanza energia rinnovabile, fallire nel miglioramento del rendimento energetico oppure garantire ai propri consumatori un’energia dai prezzi accessibili.

Questo è un quadro piuttosto diffuso che dovrebbe smuovere le cose in Europa. Per giunta, incentivare sfide energetiche  è stato piuttosto costruttivo. Nell’ultimo summit sul risparmio energetico, tenutosi a maggio, il membro verde del parlamento Claude Turmes, era entusiasta di notare che “fare lobby sull’energia sia stata la scelta migliore e più efficiente” aggiungendo inoltre che “le aziende stanno addirittura rincorrendo le ONG”.

Quindi qual è il piano europeo per l’energia?

Consumare meno energia, ridurre la produzione di combustibili fossili, creare un mercato di energia interna per l’elettricità senza innescare dei black-out. Questi sono gli aspetti più importanti.

- Sicurezza energetica, solidarietà & fiducia

L’energia è fondamentale, tutti dovrebbero avere la possibilità di accedervi liberamente. Come ha affermato  Marie Donnelly “La sicurezza energetica ha innegabili implicazioni geopolitiche: ha a che fare con la vita di tutti i giorni e si estende sino alla stratosfera del livello geopolitico “. Infatti, il quadro organizzativo pianifica tutte le tipologie di azioni da mettere in atto così da poter assicurare la nostra scorta energetica. Sarebbe come produrre la propria Energia in Europa- ad esempio attraverso l’energia rinnovabile- evitando così ogni tipologia di dipendenza da un paese che produce energia e che potrebbe crearci dei problemi. Cosa? Qualcuno ha nominato la Russia?

- Un mercato di energia interna pienamente integrato

Come un esperto manager del programma, proveniente dall’Agenzia Internazionale per l’Ambiente, ha affermato : “L’efficienza energetica è il carburante primario”. Si tratta di dare a noi stessi degli obiettivi che mirino ad un’alta efficienza energetica e che migliorino i nostri risparmi energetici.

-L’efficienza energetica come contributo alla richiesta di energia

Ciò significa cambiare le vecchie e inadeguate infrastrutture energetiche e migliorare l’interconnessione tra le reti elettriche in Europa. Con più collegamenti, un’elettricità non conservabile, diciamo che la Germania potrebbe essere venduta alla Polonia che quindi non perderà a causa della poca domanda richiesta in Germania.

- La decarbonizzazione dell’economia

È il tempo di liberarsi, è il tempo di decarbonizzare. Questa è una delle tematiche che meglio conosciamo ma ancora non abbastanza bene. Perché oltre alla decarbonizzazione del settore dei trasporti attraverso l’utilizzo di energie alternative e mezzi elettrici, abbiamo bisogno di investire maggiormente e con più costanza nelle energie rinnovabili, nella realizzazione di più città intelligenti, nella costruzione di case intelligenti e così via.

- Un’Unione energetica per la ricerca, l’innovazione e la competitività

Investire nella ricerca e nello sviluppo per diventare la leader mondiale nella prossima generazione di risorse energetiche rinnovabili, nella conservazione energetica. La ricerca inoltre promuove modelli imprenditoriali nuovi e innovativi e guida i consumatori educandoli ad usare delle reti energetiche intelligenti oppure dei dispositivi per la gestione dell’energia.

Ma cosa c’è di concreto in tutto questo per voi e per me?

Monique Goyense come direttrice dell’Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori durante il summit sui Risparmi Energetici ha sottolineato che il passaggio energetico al giorno d’oggi comporta “un cambiamento importante al quale i consumatori, le aziende e le autorità non sono preparate”. Poi ha aggiunto: “ Il momento è giunto, perciò c’è il bisogno di preparare tutti”.

Questa settimana scoprite di più su come i consumatori  possono prendere parte e approfittare delle opportunità garantite da questo passaggio energetico in Europa.

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 Questo articolo è stato scritto da Cafèbabel con la partnership della Settimana europea dell'Energia Sostenibile European Sustainable Energy Week

Translated from Energy talks in Brussels: Putting consumers first