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Colin Dexter: «Morse è umano, un po’ egoista e snob»

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Valentina Turra

Il gigante del giallo, il settantasettenne romanziere britannico, autore dell’Ispettore Morse ha reso Oxford la capitale europea del crimine letterario.

«Uno dei momenti più tristi della mia vita è stato parlare al telefono con John Thaw, che recitava nel ruolo del mio personaggio, l’ispettore Morse, qualche giorno prima che morisse di cancro nel 2002». Dexter ricorda che il famoso attore televisivo britannico aveva detto: «Non capirò mai perchè sono stato considerato un attore così bravo, tutto quello che facevo era ricordare le mie battute».

«Potrei far pascolare le mie pecore ovunque»

La serie televisiva basata sui libri di Colin Dexter (in Italia editi da Mondadori ndr), ha reso Oxford e i nomi degli ispettori Morse e Lewis noti in tutta Europa. Le avventure dei due poliziotti, che hanno combattuto il crimine sia all’interno della Oxford University che nella città stessa, sono state tradotte in almeno 22 lingue. «E ho sempre avuto il controllo finale su tutte le produzioni», dice Dexter. Chiacchieriamo seduti nel giardino di casa sua, a nord di Oxford, in un caldo pomeriggio di sole. Dexter è incredibilmente modesto quando parla dei suoi successi letterari. «Mi piace scrivere dei buoni gialli borghesi alla vecchia maniera, cercando di intrattenere». È come parlare con un vicino. Ora consulente nella produzione delle serie, Dexter mi mostra l’ultimo copione di Morse pieno di commenti e suggerimenti. Pur essendo stato nominato Ufficiale dell' Ordine dell'Impero Britannico nel 2000 dal Principe Carlo a Buckingham Palace, in onore ai servizi resi alla letteratura, il suo premio preferito è la cittadinanza onoraria di Oxford, ricevuta nel 2001: «In teoria potrei far pascolare le mie pecore ovunque in giro per Oxford, se solo ne avessi!». Grazie a delle buone basi di francese e tedesco, legge la letteratura tedesca del XIX secolo, e cita Die Walkure (Le Valchirie) di Wagner come sua opera preferita.

Una moderna Jane Austen

Molta gente del posto trova strano che, nonostante gli episodi siano ambientati ai giorni nostri, non venga fatto alcun riferimento all’altra Università di Oxford, la Oxford Brookes. Per chi conosce la città, il file rouge della serie è la storica rivalità tra la vecchia università di Oxford e la città stessa. I poliziotti non sono i benvenuti, a malapena tollerati dai personaggi che rappresentano l’Università di Oxford. «I fan e gli aspiranti scrittori mi chiedono delle mie ricerche poliziesche. La Thames Valley Police locale mi è stata di grande aiuto, ma la maggior parte delle cose le ho imparate leggendo i lavori dei miei colleghi giallisti. Uno dei miei scrittori di gialli storici è il concittadino britannico C.J.Sansom». Ma non gli interessa la tendenza diffusa tra molti scrittori di gialli come I.M. Banks, di deprimere il lettore con commenti sociologici.

Guardare l’Ispettore Morse è un buono modo per godere della vista della bella architettura di Oxford e per ascoltare musica classica ben selezionata. La trama si concentra sulla condizione umana, un tentativo di scrivere gialli dal punto di vista di una moderna Jane Austen. Disdegna anche il ragionamento deduttivo esemplificato dalle storie di Sherlock Holmes scritte da Arthur Conan Doyle. I primi romanzi di Dexter, a differenza di quelli di Conan Doyle, ebbero un successo immediato. «Gli dei mi hanno sorriso», dice ridendo. «Sono stato fortunato, ero nel posto giusto al momento giusto». Già affetto da sordità da lungo tempo, l’autore nato nel Lincolnshire è andato in pensione nel 1988, lasciando il suo posto di direttore dell’Exams Department dell’Università di Oxford.

«Quando iniziai a scrivere e completai il mio primo romanzo nel 1973, non pensavo a Morse come ad un personaggio completo», rivela Colin. Voleva scrivere qualche pagina nel suo tempo libero, chiudendosi in una stanza per un paio d’ore e dicendo alla moglie Dorothy e ai loro due figli di non disturbarlo. «Morse si è evoluto mentre scrivevo. È un diabetico come me, ateo e amante della musica e dell’arte». A differenza dei supereroi, Colin ha reso Morse umano, un po’ egoista e snob. Spesso si innamora delle donne, molto più spesso dei criminali. Nel frattempo l’assistente Lewis ha fatto il grande salto da braccio destro di Morse a protagonista: la serie “Ispettore Lewis” dovrebbe essere trasmessa in Gran Bretagna nella primavera 2008.

Foto nel testo: Nicholas Newman

Translated from Colin Dexter: 'Morse is human, a bit selfish and a snob'