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Cafébabel, a presto!

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Arrivo al terzo piano con il cuore in gola. Poi una porta blu e un’insegna...

I ragazzi pachistani sono raccolti in piccoli gruppi di cinque persone a ogni incrocio della via. Le prostitute, in piedi sull'uscio delle porte di casa, sorridono ai passanti, parlano con i commercianti e giocano con i loro mazzi di chiavi. Il sole splende e il cielo è azzurro. Metà della via giace all’ombra. Un rivolo di acqua scorre lungo il bordo del marciapiede. Guardo il mio taccuino: 226 rue Saint Denis, ore 09:55. Sono in anticipo di 5 minuti. Mi guardo intorno: negozi di stoffe e abiti all’ingrosso, nient’altro. Eppure l’indirizzo è corretto. Attraverso il cancello alla mia destra ed entro nell’atrio interno del palazzo. Improvvisamente è silenzio. La vita frenetica che scorre lungo la via non raggiunge questo cortile. Scorgo la porta di metallo aperta alla mia sinistra. Al di là, una rampa si scale dai gradini bassi: una di quelle che non ti fanno spezzare il fiato. Arrivo al terzo piano con il cuore in gola. Poi una porta blu e un’insegna...

In 8 mesi non ho conosciuto una redazione, ma una famigliaMatt, Manu, Pia, Katha, Federico, Joel, Jasper, Adrien, Alex & Alex, Juliette, Emeline, Lucille, Morgane, Monika, Ceris, Lara, Benjamin, Amandine, Nils e Solal: grazie di cuore per tutte le emozioni indimenticabili. Grazie al mondo di Cafébabel, ai suoi traduttori e autori, alla redazione locale di Napoli.

Senza tutti voi Cafébabel non sarebbe quello che è diventato nel corso degli anni: una rivista aperta e pluralista, dove chiunque può trovare spazio e dare voce a un angolo di Europa.

Un abbraccio e a presto!

Alexander D. Ricci – web editor di Cafébabel