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Benvenuta Cecilia!

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Vi presentiamo Cecilia Bacci, nuova editor di cafébabel.it con una storia davvero babeliana, tra Prato e la comunità cinese, la città dei balocchi Bologna, Zuccotti Park e la Grande Mela, Parigi e l'Erasmus e last but not least, la telecamera, il piccolo grande amore che non si scorda mai!

Cafébabel è una grande casa in continuo movimento, qualcuno la abita da vicino o da lontano da quel lontano 2001, qualcuno dalla metà del tempo, altri, come chi scrive, sono rimasti 8 mesi, ma tutti restano un po’ babeliani per sempre. In queste giornate che anticipano Natale 2014, la versione italiana ha un nuovo editor responsabile. Cecilia Andrea Bacci è arrivata da Roma e per alcuni mesi sarà il faro di cafebabel.it

E la storia di Cecilia è davvero babeliana. Nata nove giorni dopo la caduta del muro di Berlino, a sud, sotto l'equatore, ha volato oltreoceano senza averne ricordo. È cresciuta a Prato, 18 anni spalla a spalla con i ragazzi della Chinatown più grande d'Italia. Forse è per questo che è così appassionata alle tematiche sociali come l'immigrazione e le seconde generazioni.

Poi Bologna ha fatto il resto. Subito dopo il liceo si è ritrovata catapultata nella “città dei balocchi”. Tra qualche lavoretto "per guadanarsi il pane" e gli esami da preparare, anche il tempo di scendere in piazza per raccontare le proteste studentesche. Prima sulle fanzine, poi su alcune testate online. I cortei, le occupazioni, gli scontri. Se Prato l’aveva accolta, Bologna l’ha davvero cresciuta.

Da quel settembre 2008 sono passati cinque anni e mezzo. I primi lavori da "giornalista", un anno in Erasmus a Parigi, uno zainetto per girare l'Europa tra treni e bus con coincidenze inesistenti. Una laurea triennale in comunicazione e poi un pezzo di pizza nello Zuccotti Park di Occupy Wall Street, giusto il tempo di una pausa dall'internship come assistente di produzione presso la (ormai defunta) sede Rai di New York.

Lei, dal canto suo, ha deciso che avrebbe fatto la giornalista il 21 luglio 2001. Cinque anni dopo è arrivata la prima telecamera. Il primo, vero amore che non si scorda mai.

Una curiosità? Ama vedere i concerti rock dal vivo, ma sempre in prima fila, anche con i pericoli delle grandi folle. Altrimenti, che gusto c’è?